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Notizia 11/03/2014

Osservatorio OMI : il mercato rallenta oppure ci vede lungo


Dati interessanti arrivano dalla Nota dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare, alla vigilia della presentazione da parte del Governo delle nuove misure nel settore, in particolare la riduzione della c.d. cedolare secca sui contratti a canone concordato e il rilancio dell'edilizia scolastica.
Con il comunicato stampa di ieri 10 Marzo 2014, infatti, sono stati presentati e commentati i dati relativi al IV Trimestre 2013, con segnali di un rallentamento della flessione in atto negli ultimi periodi.
Se infatti il dato totale 2013 e' stato di -8,9% rispetto al 2012, pari a quasi 90.000 unita' immobiliari in meno, il periodo Ottobre-Dicembre 2013 ha registrato un dato di -7,5%, e quindi un accenno di rallentamento rispetto al dato annuale e ai precedenti trimestri.
Scendendo ad analizzare i dati, si puo' capire come il calo non sia stato indifferenziato, con problemi maggiori nel settore terziario, che ha registrato nel 2013 -11%, con la conferma del calo per quello residenziale, -9,2%, e con quello produttivo e quello commerciale che hanno fatto registrare rispettivamente -7,7% e -7,3%.
Spostando l'analisi sul piano della distribuzione geografica, il calo delle compravendite e' confermato nelle otto maggiori citta' italiane, mentre si puo' rinvenire qualche segno positivo a Bologna, con +1,5%, e soprattutto a Milano con il suo +3,4%. Record negativo per Napoli con una riduzione del 15,2%. Per concludere, il Nord perde l'8,2% rispetto al 2012, mentre Centro e Sud perdono entrambe qualcosa di piu' del 10%.
L'andamento dei prezzi non cambia tendenza, con una diminuzione delle quotazioni medie registrata in tutto il territorio, con dati differenti ma comunque tutti di segno negativo, nel periodo che va da Luglio a Dicembre dell'anno passato.
L'ultimo aspetto da sottolineare e' legato alla riforma della tassazione delle compravendite immobiliari partita dall'1.01.2014 che sembrerebbe aver influito sui dati rlevati spostando parte dei rogiti che si sarebbero effettuati nell'ultima parte del 2013 ai primi mesi del 2014, proprio al fine di beneficiare di un'imposta di registro piu' conveniente. Per questo motivo i dati 2013 potrebbero essere corretti, portando ad un risultato dell'ultimo trimestre sostanzialmente in linea con quello dei trimestri precedenti e un dato annuale piu' positivo (o meglio meno negativo).
Quel che resta da fare e' attendere le prossime Note Trimestrali per capire se qualche segno di miglioramento ci sara' e in quali direzioni.



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